Giorno 15: Periodo di Maggio?
Il periodo di maggio porta malinconia e rabbia a chi sa che cosa vuol dire nascere in una terra meravigliosa deturpata dallo strapotere della mafia. Devo dire la verità: scrivere, pronunciare o sentire questa parola, non lascia mai indifferenti.
Leggende metropolitane a parte, trite e ritrite in film anche appassionanti, c’è chi la mafia la combatte davvero. La mafia è subdola perché deve il suo potere all’arma più potente che esista al mondo per soggiogare un popolo: la povertà.
La povertà è non avere abbastanza di che vivere, è non avere abbastanza istruzione, è non avere abbastanza possibilità, è non avere scelta: tutto ciò può portare non avere abbastanza coraggio.
La mafia ha costruito basi solide per far scrivere sul marmo una sentenza silenziosa: non si dice, ma si sa. Meglio evitare. Lascia perdere. Ma è così, non ci puoi fare niente.
Vero.
La mafia è potente. Come lo è la violenza in ogni sua forma. Ed è vero che non tutti possono fare qualcosa. E tanti non possono fare molto. Ma è già sufficiente non asservirsi al “tanto è normale”. No, non è normale per niente.
Apriamo i libri, studiamo, guardiamo servizi e documentari, leggiamo la cronaca, ascoltiamo testimonianza: tutto purché se ne parli. In tanti campi è la chiave del successo!
Io sono nata e cresciuta al nord ma mio padre è del sud. Io lo so quanto i meridionali amano la propria terra e lo vedo quanto è difficile ambientarsi in una Pianura Padana, nebbiosa, fredda, magari solo di clima però non sempre vogliosa di accogliere… siamo sinceri su questo punto.
È difficile prendere e partire perché sei costretto, c’è chi parte per l’Europa, per altri continenti. Chi ringrazia anche solo per essersi spostato di qualche centinaio di chilometri. Si è fatto anche al nord. Si fa in tutto il mondo. Tanti sono gli emigrati da e per l’intero globo.
Perciò, sto globo, cerchiamo di renderlo accogliente.
Io voglio scrivere che la mafia è una montagna di merda!
Noi ci dobbiamo ribellare.
Prima che sia troppo tardi!
Prima di abituarci alle loro facce!
Prima di non accorgerci più di niente!
Peppino Impastato 5.01.1948 – 9.05.1978