Giovanna Cardillo

Giovanna Cardillo (Talija Project)Comincio a cantare da subito e ovunque, nel vero senso della parola: da bambina seduta nel carrello nel mentre della spesa, a tavola, in macchina, in camera. Finché mio fratello Alessandro, esasperato (da me) e alle prime armi con una Gibson acustica, decide di propormi di provare a scrivere qualcosa.

L’esito è naturalmente disastroso ma decidiamo comunque di provare a insistere e finiamo in studio di registrazione a incidere il nostro primo demo che include il brano Stupid, una canzone nella quale esprimevo la mia inquietudine su quanto sia facile diventare stupidi. La musica ha sempre rappresentato la mia visione del mondo, un po’ nichilista e parecchio ironica. Gli arpeggi di mio fratello hanno sempre costituito un ottimo tappeto su cui esprimere i miei affondi giovanili.

Così, con il nostro demo tra le mani e convintissimi, arriviamo nello studio di colui che ci aiuterà a capire come migliorare la nostra composizione e definire meglio il nostro stile: Francesco De Benedittis. Iniziamo a comporre giorno e notte (letteralmente) e sforniamo una quantità di singoli ovviamente mai pubblicati. Il nostro esordio pubblico avviene in realtà qualche anno più tardi e in un contesto molto particolare: veniamo ingaggiati per comporre le colonne sonore delle opere realizzate dagli Attivi Compagni, laboratorio teatrale in ambito di riabilitazione psichiatrica che si è svolto fino al 2012 presso il Centro Diurno di Portomaggiore (FE). Inutile dire quanto questa esperienza sia stata importante sia umanamente che professionalmente, prendendoci anche le nostre belle soddisfazioni e portandoci in giro per teatri.

Mentre lavoro duramente per portare avanti la mia attività di grafica e curatrice di contenuti per siti e blog, l’attività musicale subisce un brusco arresto (così come i miei studi universitari in Costume e Moda): i tagli ai fondi per i laboratori fanno terminare il progetto Attivi Compagni, gli impegni lavorativi e la morte di nostro padre avvenuta nel 2010 ci fanno pensare di averne abbastanza e di concentrarci sulle proprie vite. Così mentre lavoro come disegnatrice tecnica, inizio a curare la rubrica Più bemolle che diesis sul sito www.ilmondochecipiace.it , nella quale prendo spunto da eventi quotidiani per parlare di artisti già affermati, storici ed emergenti.

La stessa rubrica è ora una trasmissione radiofonica sulle frequenze di Studio Blue Radio: quattro chiacchiere in libertà con artisti interessanti per scoprire i loro progetti. Ma la mia non voglia dura poco, perché decido di riprendere in mano delle composizioni che avevo iniziato in solitaria e che diventeranno l’inizio del nuovo percorso Talija. Pubblico per (R)Esisto Distribuzione l’album omonimo nel 2019, prodotto da Michele Guberti e dal quale verranno rilasciati tre singoli: Strong, Naked Soul e Why. Il concept dell’album è un percorso di riscatto da una situazione molto dolorosa e che risulta ancora oggi difficile superare.

In un bruttissimo momento decido di registrare una mia versione di Mad World dei Tear for Fears di cui mi decido finalmente a curare gli arrangiamenti. È il 2020 e nasce Talija Project. Non perdo altro tempo e pubblico da indipendente cinque singoli: Promise, Baby, Reaper e in italiano Sotto un temporale e Sensi. Nel mentre rivisito Best of you dei Foo Fighters con Andrew De Nardo lavorando da remoto.

Una collaborazione a cui tengo moltissimo è Jump, singolo pubblicato il 16 ottobre 2021 che vede alla produzione Mitumme, talentuosa polistrumentista e songwriter romana. Singolo dopo singolo riesco finalmente a trovare il mio sound e accompagnare i miei progetti anche dal punto di vista visivo editando i video e realizzando le grafiche. Perciò ho deciso di partecipare a The Artist insieme a Frank Julian, per mettere al centro dell’attenzione la peculiarità di ogni artista tramite le nostre competenze e riuscire a trasmettere il mondo che ognuno di loro vede e racconta, perché come mi ha detto mio padre:

Non lasciare la musica, ti salverà sempre il C… 

Nuove uscite: Jump
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