Leo Caleo: Asteroidi?
Artista: LEO CALEO
Album: Asteroidi / La prima foglia d’autunno
Genere: Songwriting con colpi di genio.
Grado di rischio: MASSIMO se siete sensibili alla poesia.
Va bene Asteroidi, ma, ragazzi, ce ne sono altre.
Basterebbe riuscire a scrollarsi di dosso il singolo con cui è iniziato il disastro emotivo contro il quale mi sono schiantata. Però sono riuscita a realizzare un piccolo sogno: le veline. La scatola di veline… sono sommersa di scatole di veline: rosse, verdi, bianche, fantasia. Finalmente servono a qualcosa. Riuscire a sgorgare i miei dotti lacrimali non è semplice, ma quando un pezzo… anzi, Leo Caleo, riesce nell’impresa di farti percepire un’effettiva sensazione di libertà, mi commuovo. Sì, perché la libertà mi commuove quasi quanto Dumbo.
Va bene Asteroidi, ma, ragazzi, ce ne sono altre.
Del 2018 e appartengono a La prima foglia d’autunno… e niente, le veline sono sempre lì a portata di mano. Intendiamoci, non è un autore triste, quella triste sono io, ma se poi lui canta “hai ragione se dici che è colpa mia”: allora Leo, è colpa tua; perché ci ho messo una vita a diventare antipatica, non è che di colpo, perché tu hai dei colpi di genio in musica, all’improvviso mi ritrovo emotiva.
Se tu prima canti “non è mai semplice dire addio” e poi mi parti con una parte corale, così all’improvviso come un cicchetto a Venezia, e allora: ma dillo!
Tu mi odi. Ma io non riesco ad odiare te.
A meno a che non abbiate una raccolta punti in corso da Tigotà (vedi veline) puntate sulla parte ritmica, suoni, melodie ma non ascoltate i testi.
Colpa tua Leo, colpa tua.