Giorno 24: I want to believe?

Make it burn suona Albert Taste, ovvero “fallo bruciare”. Chi?… ah no, volevo dire, cosa? Il coraggio, qualità che ammiro più di ogni altra caratteristica nelle persone. Tutti i miei più cari amici sono coraggiosi. Sbagliano, sono assurdi, testardi, cocciuti, anche un po’ stronzi se proprio vogliamo (come lo sono io), ma è come il piccante nel piatto: pensi di stare per morire ma in realtà fa bene al cuore.

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Albert Taste: Summer Vibes?

Albert Taste si occupa di musica elettronica come un vero e proprio pittore dei suoni: crea colori, atmosfere, situazioni, racconta. Usa pochissimo le voci, è come se facesse musica non per colmare il silenzio o zittire il frastuono, fa musica per farsi ascoltare. Riesce.

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Giorno 23: grembiule nero?

Sugan, nel suo ultimo brano “Straight to be a man” parla di ciò che siamo all’interno del sistema, di ciò che il sistema si aspetta da noi, cosa possiamo o non possiamo fare, cosa dovremmo o non dovremmo essere e soprattutto: ciò che è vincente e ciò che non lo è e sempre a discapito di qualcuno o qualcosa. L’importante non è più solamente partecipare. La questione è che siamo sottoposti a giudizio costante e dobbiamo uscirne indenni.

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Sugan: Straight To Be A Man?

Quando Sugan si è imbucato nella nostra cassetta postale non credo si riferisse all’era digitale che tutto schifo non è; certo che, in un qualche modo, il suo nuovo singolo Straight to be a man lo ha descritto chiaramente: la discriminazione è l’equilibrio sociale.

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