Giorno 24: I want to believe?

Make it burn suona Albert Taste, ovvero “fallo bruciare”. Chi?… ah no, volevo dire, cosa? Il coraggio, qualità che ammiro più di ogni altra caratteristica nelle persone. Tutti i miei più cari amici sono coraggiosi. Sbagliano, sono assurdi, testardi, cocciuti, anche un po’ stronzi se proprio vogliamo (come lo sono io), ma è come il piccante nel piatto: pensi di stare per morire ma in realtà fa bene al cuore.

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Giorno 23: grembiule nero?

Sugan, nel suo ultimo brano “Straight to be a man” parla di ciò che siamo all’interno del sistema, di ciò che il sistema si aspetta da noi, cosa possiamo o non possiamo fare, cosa dovremmo o non dovremmo essere e soprattutto: ciò che è vincente e ciò che non lo è e sempre a discapito di qualcuno o qualcosa. L’importante non è più solamente partecipare. La questione è che siamo sottoposti a giudizio costante e dobbiamo uscirne indenni.

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Giorno 22: All In My Head?

Personalmente ho una sorta di sesto senso su chi mi scrive e, anche questa volta, ne ho conferma: Mitumme! Mitumme che mi manda un beat. Un beat che diventa melodia e testo.

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Giorno 21: 45 giri?

Demis Roussos; chi è?
Beh, è un musicista di origini greche ma cresciuto in Egitto che ha fatto parte degli Aphrodite’s Child prima di intraprendere una carriera solista culminata con il bellissimo brano We shall dance; tra le sue collaborazioni spicca Vangelis per il quale, tra le altre cose, ha prestato la sua meravigliosa voce per il brano Race to the End, colonna sonora del film Momenti di gloria.

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