Qvintessence: Qvintessence?

Partiamo da un punto, del tipo, sei un musicista mediocre ma sono gli altri che non capiscono. Ecco, quanti di noi (mi ci metto pure io) cadono in questo tranello? Quanti non realizzano a quale agonia sottoponi l’ascoltatore con le tue nenie? Non i Qvintessence, semmai con questa band potrebbe essere tratto in inganno l’ascoltatore mediamente esperto.

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BIAS: Love will tear us apart?

Ma, dopo una guerra, se un civile vede una ricostruzione, un soldato deve superare i suoi traumi.La convenzione dice che se ti liberi di un problema devi essere felice e la storia dimostra che se una guerra finisce allora possiamo proseguire serenamente verso il prossimo errore.

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Albert Taste: Summer Vibes?

Albert Taste si occupa di musica elettronica come un vero e proprio pittore dei suoni: crea colori, atmosfere, situazioni, racconta. Usa pochissimo le voci, è come se facesse musica non per colmare il silenzio o zittire il frastuono, fa musica per farsi ascoltare. Riesce.

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Giorno 23: grembiule nero?

Sugan, nel suo ultimo brano “Straight to be a man” parla di ciò che siamo all’interno del sistema, di ciò che il sistema si aspetta da noi, cosa possiamo o non possiamo fare, cosa dovremmo o non dovremmo essere e soprattutto: ciò che è vincente e ciò che non lo è e sempre a discapito di qualcuno o qualcosa. L’importante non è più solamente partecipare. La questione è che siamo sottoposti a giudizio costante e dobbiamo uscirne indenni.

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